Quanto segue è un estratto da un documento di lavoro da me elaborato e proposto a livello informale presso il Circolo PD Livorno Centro, di cui sono delegato per l'Assemblea Comunale di Livorno. Lo pubblico in questa sede a titolo di contributo per ulteriori riflessioni o dibattiti. Fa parte di un percorso che come circolo Livorno Centro abbiamo appena intrapreso e che va nella direzione di provare a condividere obiettivi, metodi, possibilità concrete di produrre proposte sui reali problemi, proprio a partire dai luoghi in cui sono rappresentate le esigenze reali e quotidiane.
Proposte e spunti per percorsi di lavoro comune
Apriamoci al mondo. Il PD si propone come forza innovativa, anche nel metodo. Di qui l’importanza del lavoro a partire dai circoli che in quanto primo “fronte” verso la realtà di ogni territorio rappresentano la volontà di provare a mettere in pratica un modello politico che parta dai reali bisogni della società e che in questo acquisiscono un ruolo strategico e fondamentale.
Nostro compito, credo, è allora anche quello di provare a tradurre quanto dichiarato nei programmi e nelle alte dichiarazioni di valore in pratica quotidiana di rapporto con la realtà territoriale.
Quanto segue vuole semplicemente essere una proposta redatta dallo scrivente, aperta a qualsiasi altro eventuale contributo, di percorsi di approfondimento che prende spunto da quanto già emerso nelle precedenti occasioni e nella speranza che spero sia anche la vostra di:
- aprire un tavolo aperto e permanente per tutti nel nostro territorio di riferimento come circolo;
- promuovere lo sviluppo di idee e l’organizzazione di eventi magari in collaborazione con altri circoli o istituzioni cittadine;
- stimolare occasioni di accrescimento personale e di promozione di una vera partecipazione, che parta dalla riflessione e che partorisca proposte.
Proposta di massima sul metodo
Chi è interessato si può proporre in qualsiasi momento per uno o più argomenti da approfondire andando a costituire un gruppo di lavoro informale. Le iniziative che ne scaturiscono saranno poi sempre aperte a tutti e pubblicizzate per aprire la più ampia partecipazione a tutti i soci fondatori e simpatizzanti del PD che fanno riferimento al nostro circolo.
Il riferimento dovrebbe essere comunque rivolto a tutti i fondatori e simpatizzanti. I delegati alle assemblee potrebbero essere chiamati a svolgere il ruolo di animatori.
Rimanderei comunque (ovviamente) alla discussione comune circa le modalità di svolgimento e di organizzazione di eventuali eventi.
Di seguito quindi mi limito a presentare i percorsi di lavoro come ulteriore stimolo. Ad ogni titolo ho inserito anche una breve spiegazione riguardo allo spunto e all’idea proposta.
Percorso 1- Sviluppo, lavoro e competenze.
Questo è stato uno dei temi che, a partire dal programma elettorale, è stato sicuramente uno dei più approfonditi in campagna elettorale e che non dovrà perdere appeal per approfondimenti partecipati successivi alle elezioni. In particolare potrebbe essere un’argomentazione che, a partire dalle caratteristiche tipiche del nostro territorio di riferimento, potrebbe essere messa in comunicazione con analoghe iniziative eventuali che possano essere portate avanti anche da altri circoli livornesi o dallo stesso forum del lavoro. In particolare potrebbe essere anche l’occasione per continuare un dibattito che è comunque partito bene in queste ultime settimane. Si è riusciti infatti, attraverso i vari incontri che si sono succeduti organizzati dai circoli e dal forum sul lavoro, a portare avanti un’analisi non ristretta su pochi aspetti ma che è sempre partita dal concetto di sviluppo economico e sociale come condizione fondamentale per intersecare qualsiasi iniziativa di miglioramento della qualità del lavoro. A tutto questo si aggiungono anche gli importanti cambiamenti che investiranno tutta la regione Toscana dal 2009 riguardo al graduale passaggio verso una società che, collegata al contesto europeo, andrà a basare la mobilità lavorativa attraverso lo scambio reale di competenze certificabili.
Percorso 2 - Sviluppo culturale e società della culture.
Cultura economia e società multiculturale. Cultura come espressione umana e società delle culture come contenitore virtuale che fa incontrare gruppi umani di diverse tradizioni e abitudini. Di questo da livornesi possiamo avere la possibilità di ripescare nel nostro passato in cui molte culture diverse hanno già avuto occasione di incontrarsi e di fondersi, cogliendo i migliori aspetti e tradizioni di ciascuno, di cui in parte possiamo ancora respirare le testimonianze nel cuore stesso della città dove come circolo abbiamo sede. Come circolo Centro credo che abbiamo una doppia responsabilità riguardo a queste tematiche. La prima per il fatto che abbiamo già al nostro interno un testimone importante nella persona dell’assessore alla cultura del Comune di Livorno, la seconda data dal fatto che esiste un mondo intorno a noi fatto di tanti soggetti e famiglie di migranti che hanno scelto o si sono ritrovati a vivere nel nostro territorio. Trovare un corretto approccio “culturale” per comunicare e scambiare qualcosa con queste persone deve essere per noi quasi un dovere per proporci di rappresentare anche le loro esigenze di nuovi cittadini.
Percorso 3 - Il Partito Democratico a Livorno: proposte per una partecipazione attiva.
Finite le elezioni torneremo finalmente ad approfondire e aver cura (nel senso di take care) del nostro partito, dal punto a cui eravamo rimasti prima della corsa elettorale. Organizzazione, aree di lavoro comune, meccanismi per garantire la partecipazione attiva: come e in che modo possiamo plasmare tutti insieme un’organizzazione che parta dal rispetto dell’ “ultimo” dei militanti e che non si focalizzi solo sui momenti elettorali ma su dinamiche di garanzia di partecipazione continuate nel tempo. A proposito di momenti elettorali magari potremmo ragionare anche di primarie, visto che questo è lo strumento da cui siamo partiti e che ci ha caratterizzato per la nostra “democraticità”.
Percorso 4 - Scopriamo il Centro.
Ascoltare, imparare, discutere, proporre. Questa la sequenza di un possibile percorso di lavoro riguardo a un territorio che prima di essere giudicato nel bene e nel male va capito ascoltando tutti gli attori implicati, a partire proprio da quelli che conosciamo di meno anche culturalmente (i migranti o nuovi livornesi). Questo per superare il senso comune o la mera percezione e andare al nocciolo dei problemi per poter fare le corrette proposte nell’ottica di impostare un superamento progressivo dei problemi di degrado che si osservano quotidianamente.
Percorso 5 - Il valore delle donne in politica, per superare la necessità delle “quote rosa”.
Le “quote rosa” nascono dalla presa d’atto di un fallimento, cioè che al momento i processi sociali e quelli di selezione della classe dirigente politica (e non solo) non consentono in automatico di avere una rappresentanza armonica e bilanciata sui numeri degli uomini rispetto alle donne a netto sfavore di quest’ultime. Questo diventa un disvalore per tutta la società e ci pone, da democratiche e democratici, in un’ottica di necessario superamento del problema. Si tratta nel dettaglio, e a partire da proposte concrete anche nella nostra realtà, di provare a superare gli slogan e tentare di invertire realmente la tendenza attuale in modo che nel futuro non si debba ricorrere a soluzioni “artificiali” come le cosiddette “quote rosa”, che sono meglio di nulla ma non possono essere la soluzione definitiva.
Percorso 6 - Bilancio di mandato e di trasparenza della classe dirigente politica.
Questo percorso nasce come pretesto di approfondimento rispetto alla necessità di innescare processi di miglioramento nel rapporto quotidiano fra i cittadini-elettori e responsabili-amministratori che sono delegati dai primi. Il punto di partenza può essere quello dello strumento del “Bilancio di mandato” di cui esistono già diversi esempi di applicazione. I link web propongono quelli della Regione Veneto e di Donata Gottardi a mero titolo di esempio.
Percorso 7 - Il modello sociale europeo di cittadinanza attiva: le politiche per il lavoro e per la condivisione delle competenze.
Livorno nasce aperta e deve ritrovare pienamente la sua vocazione come porta dell’Europa verso il Mediterraneo a maggior ragione in una società come quella europea attuale dove la mobilità reale, anche solo per turismo da weekend, ha materialmente abbattuto le barriere.. almeno quelle fisiche e logistiche. Proviamo a riflettere anche sulla rimozione delle barriere psicologiche e culturali nel momento in cui viviamo in una società europea che già “parla” attraverso un’unica moneta, “conversa amabilmente” attraverso gli scambi di studio e che al momento solo “sussurra” rispetto agli scambi e mobilità lavorative reali ma che materialmente aprirà le barriere per tutti in modo totale entro i prossimi quattro anni.
Chi è interessato si può proporre in qualsiasi momento per uno o più argomenti da approfondire andando a costituire un gruppo di lavoro informale. Le iniziative che ne scaturiscono saranno poi sempre aperte a tutti e pubblicizzate per aprire la più ampia partecipazione a tutti i soci fondatori e simpatizzanti del PD che fanno riferimento al nostro circolo.
Il riferimento dovrebbe essere comunque rivolto a tutti i fondatori e simpatizzanti. I delegati alle assemblee potrebbero essere chiamati a svolgere il ruolo di animatori.
Rimanderei comunque (ovviamente) alla discussione comune circa le modalità di svolgimento e di organizzazione di eventuali eventi.
Di seguito quindi mi limito a presentare i percorsi di lavoro come ulteriore stimolo. Ad ogni titolo ho inserito anche una breve spiegazione riguardo allo spunto e all’idea proposta.
Percorso 1- Sviluppo, lavoro e competenze.
Questo è stato uno dei temi che, a partire dal programma elettorale, è stato sicuramente uno dei più approfonditi in campagna elettorale e che non dovrà perdere appeal per approfondimenti partecipati successivi alle elezioni. In particolare potrebbe essere un’argomentazione che, a partire dalle caratteristiche tipiche del nostro territorio di riferimento, potrebbe essere messa in comunicazione con analoghe iniziative eventuali che possano essere portate avanti anche da altri circoli livornesi o dallo stesso forum del lavoro. In particolare potrebbe essere anche l’occasione per continuare un dibattito che è comunque partito bene in queste ultime settimane. Si è riusciti infatti, attraverso i vari incontri che si sono succeduti organizzati dai circoli e dal forum sul lavoro, a portare avanti un’analisi non ristretta su pochi aspetti ma che è sempre partita dal concetto di sviluppo economico e sociale come condizione fondamentale per intersecare qualsiasi iniziativa di miglioramento della qualità del lavoro. A tutto questo si aggiungono anche gli importanti cambiamenti che investiranno tutta la regione Toscana dal 2009 riguardo al graduale passaggio verso una società che, collegata al contesto europeo, andrà a basare la mobilità lavorativa attraverso lo scambio reale di competenze certificabili.
Percorso 2 - Sviluppo culturale e società della culture.
Cultura economia e società multiculturale. Cultura come espressione umana e società delle culture come contenitore virtuale che fa incontrare gruppi umani di diverse tradizioni e abitudini. Di questo da livornesi possiamo avere la possibilità di ripescare nel nostro passato in cui molte culture diverse hanno già avuto occasione di incontrarsi e di fondersi, cogliendo i migliori aspetti e tradizioni di ciascuno, di cui in parte possiamo ancora respirare le testimonianze nel cuore stesso della città dove come circolo abbiamo sede. Come circolo Centro credo che abbiamo una doppia responsabilità riguardo a queste tematiche. La prima per il fatto che abbiamo già al nostro interno un testimone importante nella persona dell’assessore alla cultura del Comune di Livorno, la seconda data dal fatto che esiste un mondo intorno a noi fatto di tanti soggetti e famiglie di migranti che hanno scelto o si sono ritrovati a vivere nel nostro territorio. Trovare un corretto approccio “culturale” per comunicare e scambiare qualcosa con queste persone deve essere per noi quasi un dovere per proporci di rappresentare anche le loro esigenze di nuovi cittadini.
Percorso 3 - Il Partito Democratico a Livorno: proposte per una partecipazione attiva.
Finite le elezioni torneremo finalmente ad approfondire e aver cura (nel senso di take care) del nostro partito, dal punto a cui eravamo rimasti prima della corsa elettorale. Organizzazione, aree di lavoro comune, meccanismi per garantire la partecipazione attiva: come e in che modo possiamo plasmare tutti insieme un’organizzazione che parta dal rispetto dell’ “ultimo” dei militanti e che non si focalizzi solo sui momenti elettorali ma su dinamiche di garanzia di partecipazione continuate nel tempo. A proposito di momenti elettorali magari potremmo ragionare anche di primarie, visto che questo è lo strumento da cui siamo partiti e che ci ha caratterizzato per la nostra “democraticità”.
Percorso 4 - Scopriamo il Centro.
Ascoltare, imparare, discutere, proporre. Questa la sequenza di un possibile percorso di lavoro riguardo a un territorio che prima di essere giudicato nel bene e nel male va capito ascoltando tutti gli attori implicati, a partire proprio da quelli che conosciamo di meno anche culturalmente (i migranti o nuovi livornesi). Questo per superare il senso comune o la mera percezione e andare al nocciolo dei problemi per poter fare le corrette proposte nell’ottica di impostare un superamento progressivo dei problemi di degrado che si osservano quotidianamente.
Percorso 5 - Il valore delle donne in politica, per superare la necessità delle “quote rosa”.
Le “quote rosa” nascono dalla presa d’atto di un fallimento, cioè che al momento i processi sociali e quelli di selezione della classe dirigente politica (e non solo) non consentono in automatico di avere una rappresentanza armonica e bilanciata sui numeri degli uomini rispetto alle donne a netto sfavore di quest’ultime. Questo diventa un disvalore per tutta la società e ci pone, da democratiche e democratici, in un’ottica di necessario superamento del problema. Si tratta nel dettaglio, e a partire da proposte concrete anche nella nostra realtà, di provare a superare gli slogan e tentare di invertire realmente la tendenza attuale in modo che nel futuro non si debba ricorrere a soluzioni “artificiali” come le cosiddette “quote rosa”, che sono meglio di nulla ma non possono essere la soluzione definitiva.
Percorso 6 - Bilancio di mandato e di trasparenza della classe dirigente politica.
Questo percorso nasce come pretesto di approfondimento rispetto alla necessità di innescare processi di miglioramento nel rapporto quotidiano fra i cittadini-elettori e responsabili-amministratori che sono delegati dai primi. Il punto di partenza può essere quello dello strumento del “Bilancio di mandato” di cui esistono già diversi esempi di applicazione. I link web propongono quelli della Regione Veneto e di Donata Gottardi a mero titolo di esempio.
Percorso 7 - Il modello sociale europeo di cittadinanza attiva: le politiche per il lavoro e per la condivisione delle competenze.
Livorno nasce aperta e deve ritrovare pienamente la sua vocazione come porta dell’Europa verso il Mediterraneo a maggior ragione in una società come quella europea attuale dove la mobilità reale, anche solo per turismo da weekend, ha materialmente abbattuto le barriere.. almeno quelle fisiche e logistiche. Proviamo a riflettere anche sulla rimozione delle barriere psicologiche e culturali nel momento in cui viviamo in una società europea che già “parla” attraverso un’unica moneta, “conversa amabilmente” attraverso gli scambi di studio e che al momento solo “sussurra” rispetto agli scambi e mobilità lavorative reali ma che materialmente aprirà le barriere per tutti in modo totale entro i prossimi quattro anni.
1 commento:
pollice su, da parte mia, per i miei preferiti: 2,3, 4 e 6.
anche gli altri mi piacciono ma non mi sento in grado di poter contribuire.
ci sono due punti critici secondo me nel progetto.
il primo e' che i percorsi sono molto eterogenei negli argomenti e, di conseguenza, mi sa che il metodo dovra' essere specifico per ogni percorso. ovviamente nel micro questo e' un vantaggio, ma nel macro immagino che sara' difficile coordinare il tutto.
il secondo e' che alcuni percorsi necessitano, a mio avviso, di una collaborazione inter-circolo o per la vastita' dell'argomento o per creare un effetto di scala affinche' il cambiamento abbia effetto (vedi percorso 6).
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