sabato 9 maggio 2009

CENTRO PER L’IMPIEGO LIVORNO E’ INDIETRO

IL TIRRENO, 10 APRILE 2009
Daniele Bettinetti

Sono da poco usciti risultati di Excelsior-Unioncamere 2008 (su dati 2007) che indica Livorno al penultimo posto in Toscana riguardo alla classifica relativa al numero di imprese che assumono lavoratori grazie ai servizi dei centri per l’impiego delle province. Al primo posto, su scala nazionale, Prato seguita da Firenze seconda delle toscane e terza in classifica nazionale e Livorno, appunto, penultima in Toscana e 24esima a livello italiano.
Il dato è significativo non tanto come giudizio di merito sull’operato dei servizi sul territorio, quanto per dare un’idea di quanto ancora si debba fare per rendere un servizio così importante ancora più efficiente oltretutto in un momento come questo di recessione in cui diventa strategica l’azione di governance, attraverso la qualità dei servizi, per dare risposte efficaci alla crisi economica.
In questa direzione si individuano anche nuovi percorsi della politica e del buon governo laddove si manifesta la possibilità, e questo già avviene anche in Toscana, di sperimentare percorsi nell’area lavoro e formazione che trovano un loro alto grado di efficacia attraverso la leva della promozione di meccanismi realmente partecipativi, che si basano sul coinvolgimento diretto dei principali attori coinvolti, imprese e cittadini. Il riferimento è sia ad iniziative promosse dalle istituzioni che da quelle derivanti dal mondo associativo.
E’ ad esempio l’esperienza recentissima dei Piani Integrati di Compartimento (Provincia di Pistoia), dove si sta sperimentando una programmazione degli interventi di formazione finanziata con il coinvolgimento diretto delle aziende fin dalla fase di programmazione (prima sperimentazione su tre comparti). Analogamente, ma partendo direttamente dal mondo associativo si è mossa la “ATM, Agorà per il Terzo Millennio” una metodologia di partecipazione, appositamente brevettata e già sperimentata con successo nel contesto del nuovo Sistema Regionale delle Competenze. E' nell'ambito di questo nuovo sistema che la Regione Toscana implementa un nuovo rapporto con il cittadino attraverso una maggiore garanzia di efficacia del sistema di qualificazione e certificazione delle competenze per meglio sincronizzarsi con le richieste del mondo del lavoro e preparare il terreno per la fase di ripresa futura.
Tutto questo per dire che il percorso è ancora lungo e siamo ancora all'inizio ma la strada pare ormai già tracciata verso una direzione in cui i meccanismi di partecipazione diverrano parte integrante di molti dei processi e delle strategie dei servizi sul territorio, in special modo riguardo ai servizi per il lavoro e la formazione. Questo implicherà, anche a breve, una condivisione delle buone prassi al fine di contribuire fin da subito ad alleviare e, si spera, contribuire a risolvere i pesanti problemi sollevati dal periodo di forte crisi globale che stiamo vivendo al fine di utilizzare tali competenze e metodologie partecipative al servizio dei cittadini, soprattutto quelli che si trovano maggiormente in difficoltà.